martedì 4 marzo 2014

INDIPENDENZA, CANER: “PRESTO IL REFERENDUM IN AULA. VENETO HA DIRITTO A AUTONOMIA, ACCOLLANDOSI PARTE DI DEBITO PUBBLICO”

“Il prezzo della nostra libertà è di 117 miliardi di euro, cioè la nostra parte di debito pubblico se fosse regionalizzato. Li ripagheremmo, tenendoci il nostro residuo fiscale che ammonta a 20 miliardi l’anno, in pochi anni. Dopo di che saremmo liberi. Sembra un paradosso, ma è il costo dell’indipendenza di un Veneto che non ha responsabilità sul debito pubblico, che produce un PIL pari a quello di 4 regioni del Sud e che non vuole affondare assieme al Titanic Italia”.
Lo afferma il capogruppo leghista in Regione Federico Caner, all’indomani della grande raccolta firme a sostegno dell’indipendenza del Veneto, che ha portato ai 500 gazebo sul territorio oltre 100.000 cittadini. “Mi impegno personalmente a portare in aula il progetto di legge sul referendum appena passerà il Bilancio di previsione – dichiara Caner -. A guardare i dati, la richiesta di indipendenza non è assolutamente infondata, anzi. Se prendiamo l’intero ammontare del debito pubblico, che ormai supera il 130% del PIL e sottrae al Paese circa 85 miliardi l’anno di interessi (terza voce di spesa del Paese dopo Sanità e sociale e prima dell’istruzione!), potremmo decidere di ripartirlo equamente tra le 20 regioni. Come? Attraverso la media di tre criteri: la responsabilità storica, la demografia, e la capacità fiscale (cioè la distribuzione del PIL)”.
In questo modo, spiega Caner, (basandosi sui dati di uno studio di Plancia sul debito pubblico regionalizzato aggiornato al 2013, SCARICALO QUI) il Nord si accollerebbe una quota di debito parti a 734 miliardi (il 36,8% del totale), il Centro 331 e il Sud 930. Al Veneto spetterebbero 117 miliardi, cioè 23.928 euro pro-capite. “E’ il prezzo della nostra libertà, e purtroppo aumenta ogni anno per colpa delle politiche centraliste ed assistenzialiste del Governo. Se nel 2012 la ‘nostra’ quota di debito statale era di 109 miliardi, oggi è di 117: in un anno e mezzo è il costo della ‘decrescita insostenibile’ del Paese su ogni nostro cittadino. Una follia”. Ad ogni modo, il debito pubblico nazionale complessivamente attribuibile al Veneto, che pur sembra una cifra enorme ma che costituirebbe l’84% del nostro PIL, sarebbe di poco superiore a quello della Germania (79,6%) e inferiore alla media UE (89,8%). “Siamo disposti a prendercene carico – conclude Caner – ma poi Roma ci dia la totale autonomia. Solo in questo weekend 100.000 veneti hanno firmato per questo, e la nostra richiesta di indipendenza andrà avanti con altre iniziative anche a livello europeo”.

Nessun commento:

Posta un commento